giovedì 9 febbraio 2012

IDROCOLTURA: LE PIANTE SANNO GESTIRE LE SOSTANZE NUTRITIVE


In assoluto, le prime cose da sapere sull'idrocoltura sono: che è pulita, che è semplice da gestire, che è naturale, che è decorativa, ed infine che potrebbe salvare il mondo. Ma andiamo con ordine...

L'IDROCOLTURA E' PULITA



Perlite
Argilla espansa
Chiamata anche coltura idroponica, è un metodo di coltivazione pulito in quanto consente alle piante di crescere e svilupparsi in acqua, sciogliendo in essa le sostanze nutritive. Eliminando la terra si sfata il falso mito che le piante necessitino di questo elemento per sopravvivere, anzi eliminando questo elemento si eliminano parassiti e di conseguenza si abbassa decisamente la possibilità che la pianta si ammali; tempo stesso, si dimostra con maggiore forza che gli elementi di cui necessita una pianta sono l’acqua, l’aria, le 
Vermiculite
Lana di roccia
sostanze nutritive e la luce. La radicazione infatti si sviluppa molto bene con il semplice utilizzo di argilla espansa, oppure perlite, vermiculite o lana di roccia dove alloggiare la pianta; tutti i citati materiali sono sintetici ed hanno le molteplici proprietà di trattenere l’umidità, di creare un buon rapporto acqua-ossigeno necessario ad un miglior scioglimento delle sostanze nutritive e di fornire sostegno alle piante ed ancoraggio alle radici.





L'IDROCOLTURA E' SEMPLICE



Sezione di vaso con pianta in coltura idroponica
E' un metodo semplice da gestire in quanto non richiede una manutenzione continuativa, necessita di acqua e nutrimento mediamente una volta al mese; nelle forme più semplici di idrocoltura, alle piante è sufficiente disporre di un vaso di vetro e di un po’ di acqua per potersi adattare e sviluppare nel migliore dei modi, generalmente però hanno bisogno di vasi appositamente studiati per questo tipo di coltivazione e di materiali che consentano la sopravvivenza. La pianta va solitamente alloggiata in contenitori composti da due vasi: uno più grande fornito di misuratore del livello dell’acqua e uno più piccolo, interno al grande, da riempire con argilla espansa, perlite, vermiculite o lana di roccia, il dispositivo che nella figura vedete giallo è un segnalatore del livello dell'acqua, attraverso questo sarete sempre a conoscenza dello stato di sete della vostra amica verde.
Non tutte le piante sono adatte all’idrocoltura e alcune piante lo sono più di altre; sono da evitare ad esempio tutte quelle piante che sono soggette a marcescenza radicale come le piante grasse, specialmente quelle della famiglia dei cactus; fra le piante da fiore è bene evitare l'idrocoltura ad alcune begonie e alla violetta africana (Saintpaulia); per alcuni bulbi, come i giacinti e i narcisi, l’idrocoltura è ideale solo se il bulbo rimane separato dall’acqua e a tal proposito esistono in commercio vasetti di vetro che consentono di appoggiare il bulbo sull’orlo e le radici, sviluppandosi nell’acqua, possono assorbire le sostanze nutritive senza che il bulbo sia a diretto contatto con l’acqua stessa; infine, le piante ideali per la coltura idroponica sono quelle che radicano con estrema facilità e si sviluppano abbondantemente in acqua come quelle dei generi: Photos, Philodendron, Dracaena, Ficus, Sansevieria, Peperomia, Papiro.
Nella coltura idroponica il livello dell’acqua deve essere mantenuto il più costante possibile, sia se si utilizzino vasi specifici per idrocoltura e sia se si utilizzino semplici vasi di vetro; l’acqua deve essere a temperatura ambiente e possibilmente di rubinetto, evitando l’acqua demineralizzata, troppo povera di quegli elementi che consentono l’assorbimento delle sostanze nutritive.

L'IDROCOLTURA E' NATURALE

L'idrocoltura anche se fortemente studiata e tecnologicamente avanzata rispetto i metodi di coltura tradizionale è molto naturale e salutare per la pianta, in quanto permette l'autogestione dell'acqua e delle sostanze nutritive. La motivazione principale è che l'assenza di terra non assorbe e trattiene per se parte dell'acqua e delle sostanze nutritive, che invece restano a totale disposizione della pianta e che consumerà al bisogno. In commercio esistono dei preparati, derivati da anni di studio, già pronti in grani o in tavolette o liquidi che contengono gli elementi essenziali come azoto, fosforo, potassio nonché gli elementi minerali, da somministrare, in modo graduale, ed indispensabili per il nutrimento e la vita delle piante; esistono, infine, anche dei preparati, appositamente testati, che immessi direttamente nell’acqua, permettono di diradare gli interventi di pulitura in quanto assorbono le sostanze nocive dell’acqua stessa ed evitano la formazione di alghe. Queste sostanze un volta disciolte in acqua vengono gradualmente assorbite dalla pianta in un arco temporale di quattro/sei mesi, questo a dimostrazione del fatto che è sempre la pianta che si dosa i nutrimenti.

L'IDROCOLTURA E' DECORATIVA

Potendosi le piante gestire l'acqua, l'idrocoltura ci permette di far convivere nel medesimo vaso piante che hanno bisogno di differenti tassi di umidità, dando vita così a composizioni che in terra sarebbero impossibili da fare.
In sintesi immaginiamo composizioni fino a ieri impensabili ed il piacere di un angolo di arredamento verde senza le comuni problematiche di manutenzione e pulizia nel rispetto dei naturali ritmi di vita delle piante. Questa è l'idrocoltura.

L'IDROCOLTURA POTREBBE SALVARE IL MONDO
 
Coltura idroponica verticale di lattuga
Una parentesi doverosa va però fatta in considerazione del fatto che l'idrocoltura potrebbe avere un forte impatto sociale se utilizzata per produrre in maniera massiva ed intensiva ogni tipo di ortaggio, dalla frutta alla verdura. Con un piccolo sforzo si potrebbe coltivare in verticale ovunque anche nei centri delle nostre città risparmiando la terra, che è oramai allo stremo delle forze. Le risorse economiche per queste operazioni sarebbero minime e il risultato massimo e si potrebbe seriamente risolvere il problema della fame del mondo (ricordo che le proprietà degli ortaggi dal punto di vista energetico e vitaminico sono  complete), perchè vi sarebbe una produzione talmente alta che i prezzi sarebbero davvero esigui, ma è evidente che la fame nel mondo per qualcuno è un business e la volontà di chi potrebbe fermarla è pagata abbastanza bene da chi può e non vuole fermarla... ma questa è un'altra storia.

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Ognuno di noi, anche se scevro di pollice verde e con un minimo di manualità, potrebbe gestire delle piante in idrocoltura a casa propria. Diciamo però che la comodità e le possibilità creative dell'idrocoltura stanno prendendo piede soprattutto in Alberghi, Ristoranti, Aziende, ovvero tutti quegli ambienti nei quali c'è la necessità di abbellire con il fine di ricevere, niente di meglio di un arredamento verde che, come dicevo nel post del 23 gennaio 2012 http://lartedelverde.blogspot.com/2012/01/verde-in-ufficio-la-miglior-cura.html, aiuta i dipendenti ad affrontare meglio gli stress, i ritmi lavorativi e vivere meglio il proprio luogo di lavoro.

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